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Cinzia Pichirallo

Cinzia Pichirallo si è laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ha oltre venti anni di esperienza in redazioni giornalistiche telematiche, dei quali dieci trascorsi nel ruolo di caporedattore. E’ specializzata nelle materie Fisco e Diritto del Lavoro.

Nella Redazione della Testata giornalistica Edotto esplica funzioni di responsabile della Sezione contrattualistica; provvede alla stesura di articoli di aggiornamento ed attualità; elabora approfondimenti tematici per numerose sezioni del Portale dedicate alle categorie professionali.

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Libro Unico Lavoro: le sanzioni applicabili

La semplificazione operata con l'introduzione di un solo libro unico del lavoro, comportando l'eliminazione del libro matricola e paga, ha introdotto una rivisitata disciplina sanzionatoria che contempla violazioni legate ad inadempimenti che si riflettono su dati retributivi, fiscali e previdenziali.

No ai parametri solo se la convalescenza è rilevante

La sentenza n. 19754 del 17 settembre scorso della Corte di cassazione, sezione tributaria, ha fissato un importante principio in materia di potere di accertamento dell'Amministrazione finanziaria basato sugli studi di settore, affermando che deve ritenersi legittimo l'accertamento emesso, in base ai parametri, nei confronti di un professionista anche di fronte alla difesa di costui che aveva documentato la diminuzione della sua capacità contributiva a causa di un intervento chirurgico. Il...

Il messo può consegnare l'atto impositivo alle persone addette alla casa

Non è nulla e quindi deve ritenersi valida la notifica della cartella di pagamento effettuata nella mani della domestica del destinatario del plico. L'importante principio è contenuto nella sentenza n. 19733 del 17 settembre 2010 della Corte di cassazione, respingendo il ricorso presentato da una contribuente che aveva lamentato la nullità della notifica in quanto recapitata alla collaboratrice domestica. Secondo la norma di riferimento, l'art. 7 della legge n. 890/82, non potendo effettuare...

Condominio: la ricevuta dell'amministratore non è sufficiente per provare il pagamento

Con sentenza n. 17246 del 22 luglio 2010 la Corte di cassazione, in materia di condominio, ha dichiarato che la ricevuta di pagamento emessa dall'amministratore al condomino rappresenta la prova della ricezione di un pagamento e non la ricognizione di un debito che solleva colui a favore del quale è fatta dall’onere di provare l'attendibilità di quanto in essa contenuto. La Corte ha evidenziato come senza una ordinata contabilità da cui trarre indicazioni delle somme dovute da ciascuno dei...

I giudici possono usare il fatto notorio per determinare il danno da inadempimento contrattuale

Con la sentenza n. 18748 del 19/8/2010 la Corte di cassazione si è occupata della richiesta di risoluzione, e relativo risarcimento, del contratto di appalto stipulato per la realizzazione di due palazzine, contratto sospeso per mancato versamento degli acconti previsti. I giudici di legittimità hanno confermato i motivi dedotti dalla Corte d'appello basata sul fatto notorio ritenendo che, nel contesto di specie, il cui oggetto riguarda il danno per mancata costruzione di due palazzine, per...